Con il tempo e l’usura, le finiture in argento assumono quella patina “graffiata” di colore nero.
L’ossidazione dell’argento è purtroppo un fenomeno molto comune ed è legato a particolari reazioni chimiche che si azionano quando il metallo entra in contatto con l’ossigeno. Inoltre, quando l’argento allo stato puro è molto duttile e malleabile. Questa purezza è bellissima ma va curata con attenzione.
Ecco le motivazioni più comuni:
- L’ossidazione dell’argento è tutta una questione di ph.
Nella pulizia delle parti in argento, bisogna fare attenzione ad alcune sostanze pericolose che vanno tenute assolutamente alla larga. L’argento si rivela “allergico” alle sostanze abrasive come limone, aceto, sale, o cola perché corrodono le superfici.
Al contrario, tra tutti i metodi esistenti il più pratico e veloce è quello di procedere alla pulizia utilizzando il Sidol.
Tutto quello che ti serve è un pezzetto di cotone oppure un panno morbido e strofinare tutte le finiture in argento vivo. Quando gli elementi sono lucidi e brillanti, basta pulirli con la carta e rimuovere tutto il prodotto rimanente.
Si consiglia di effettuare questo metodo con i guanti, in quanto il prodotto è corrosivo.
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